Via dei Terzi, 9, 84047 Capaccio Salerno0828 861142
È estate, tempo di uscite e divertimento ed in una delle tante sere di svago decidiamo di andare a passare un po’ di tempo in quel di Paestum, precisamente nella tenuta di Capodifiume, immersa in un panorama che incanta, circondata dal verde e dal placido scorrere del fiume Trabe. Per completare la serata, decidiamo, inoltre, di cercare nelle vicinanze una pizzeria che offra la possibilità di cenare all’aperto e, cerca e ricerca, infine la nostra scelta ricade sul ristorante/pizzeria La taverna del fattore.
A dire il vero trovarla non è stato proprio semplice: ovviamente ci siamo informati in anticipo sul luogo da raggiungere, ovvero località Gromola di Capaccio, tuttavia districarsi tra le stradine impervie e poco illuminate di tale zona non è proprio uno scherzo.
Comunque, una volta raggiunto il locale, capiamo subito che avevamo fatto una buona scelta, che sarà poi confermata anche dalla buona pizza che abbiamo mangiato. Appena entrati, possiamo ammirare che la sala allestita all’aperto è a dir poco romantica: tutti i tavoli sistemati intorno alla grande piscina, il tutto illuminato dalla luce soffusa delle candele, a delinearne il perimetro. Anche la sala interna è arredata con molto gusto: il colore giallo paglierino delle pareti e delle tovaglie contrasta il colore del legno scuro dei mobili.
Ci fanno accomodare in un tavolo in prossimità dell’entrata, cosa che ha offuscato quell’atmosfera romantica, visto che camerieri e clienti ci passavano continuamente accanto, ma, ovviamente, questo evento non va assolutamente a sfavore del posto. Ottenuto il menu, con sorpresa della mia ragazza, alla quale no piacciono i funghi e le verdure, ci accorgiamo che la selezione di pizze non è molto ampia e oltretutto campeggia una scritta che dice che il pizzaiolo non accetta variazioni alle pizze. Tuttavia, lei decide di “rischiare” per non prendersi una semplice margherita e decide di puntare sulla capricciosa (“tanto i funghi lei li scarta e li fa mangiare a me J!”). Io invece opto per una pizza con mozzarella, zucchine e gamberetti. Le pizze ci vengono servite in un vassoio di vimini su un foglio di carta antiaderente, molto carino ma scomodissimo, visto che la carta si lacera non appena si taglia la pizza. Comunque, la mia ragazza va un attimino nel panico quando vede che la sua capricciosa è condita non come al solito, con i vari ingredienti tagliati grossolanamente, ma tutto e tagliato piccolo piccolo, quasi come se sulla pizza ci fosse un sugo per pasta. Al di là di ogni aspettativa, lei apprezza molto questa cosa ed ancora oggi non è riuscita a trovare nessuno che le preparasse una capricciosa così buona. Anche la mia pizza era davvero buona, molto delicata.
Alla fine ce ne usciamo soddisfatti con un conto di circa 20euro per le due pizze elencate sopra, una bottiglia di acqua naturale ed una Nastro azzurro piccola (coperti compresi).